PSICOLOGIA CLINICA

Anno accademico 2024/2025 - Docente: MARIA LUISA PISTORIO

Risultati di apprendimento attesi

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e teorico-pratiche.

Qualora l’insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel Syllabus.

Prerequisiti richiesti

Raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dagli insegnamenti propedeutici.

Frequenza lezioni

Obbligo di frequenza

Contenuti del corso

La scoperta freudiana dell'importanza della madre per una figlia

Secondo Freud, all’inizio: il primo oggetto d’amore della bambina è il padre; Freud sedotto dall’enigma femminile; Il processo di femminilizzazione; Una mancanza costitutiva; Una rilettura della femminilità; Perché la bambina ha così tanta difficoltà a separarsi dalla madre? La domanda della bambina al padre; L’Edipo smantellato; Secondo Freud, alla fine: il primo oggetto d’amore della bambina è la madre.

 

Come s’inscrive la bambina nel desiderio della madre?

L’alienazione strutturale; La domanda all’Altro; La madre e il suo potere; Il primo enigma: il desiderio della madre; Il soggetto diviso; “Dimmi chi sono”; La madre come destino; Tocca alla madre preservare il posto della mancanza.

 

Alla bambina, rimane la nostalgia

La prima iscrizione del bambino; Il gioco d’inganni tra la madre ed il bambino; La funzione pacificante del padre; “Sono figlia del silenzio”; “Chi sono come donna?”; “Cosa pensare del rapporto tra i miei genitori?”, si chiede la figlia; La domanda eternamente insoddisfatta.

 

L’Edipo fa l’uomo, non fa la donna

La donna sfugge in parte all’Edipo; Il godimento femminile di cui non si sa niente; La posizione femminile nella sessuazione; Il bambino, oggetto di godimento nel fantasma materno; Il recupero del godimento; L’Altro mi può perdere?; La bambina e lo sguardo di desiderio della madre; Tra l’odio e il dolore: la devastazione.

 

“Un figlio sarà mio figlio fino a quando non incontrerà una donna, ma una figlia sarà mia figlia tutta la vita”

La madre immagina il bambino prima che nasca; La costituzione dell’immagine corporea; L’altro immaginario; “Dimmi specchio, di chi è quest’immagine?”; Una madre ama una figlia più di un’altra?

 

“Mamma, cos’è per te essere donna?”

Uno specchio incompiuto nella vita della donna; La mascherata: l’invenzione della femminilità; “Madre, cosa ne hai fatto di me?”; Dove inizia la madre, dove finisce la donna?; Tra la madre e la figlia: la necessaria separazione dei corpi, dei desideri, dei godimenti; Cosa chiede, soprattutto, una bambina alla madre?; Diventare donna.

I

ntroduzione

Il canto stonato delle cicale

 

Vite ai limiti della vita

L’universo Border; Nascita di un concetto; L’Edipo è una tassa; Uno, due e tre: esiti dell’Edipo; Il declino del simbolico; La condizione postmoderna è la società postedipica?; L’immaginario al potere o il potere dell’immaginario; La miseria del creatore; Simbolico e immaginario; Lo spettacolare come forma di Civiltà; Il padre Bancomat; Il vuoto e l’angoscia; Come nasce il soggetto?; Separazioni impossibili; La metafora paterna debole; La Verleugnung; La metafora del SUV; La storia non è finita; Il disconoscimento sociale della castrazione; Il capitalismo non ama la verità; La scissione dell’io nel Borderline; Ancora a proposito della scissione; Farsi di oggetto e farsi oggetto; La maschera perversa.

 

Lo sfondo perverso della società borderline

L’epoca dell’Inconshow; Il mondo parallelo dello spettacolo; Sapere e non voler sapere; La sfilata; La Nomination; Il Narcinismo; Il fallo immaginario; La propria immagine come spettacolo; Il sacrificio del perverso; L’eliminazione del concorrente; La Réclame; La televisione Border; Bambini tele sedotti; Il moderno catechismo infantile; L’educazione sentimentale video trasmessa; Eterni bambini; Questione di Audience?; L’angoscia e il fascino dell’orribile; Lo spettatore tramortito; La funzione del brutto; Più reale del reale; Siamo tutti in pericolo?; Il razzismo contemporaneo; Chi ha paura non fa paura; Angoscia e perversione; Attualità Borderline.

Testi di riferimento

1. Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014
2. Lolli F. L’epoca dell’inconshow. Dimensione clinica e scenario sociale del fenomeno borderline. Ed. Mimesis, 2012

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1 Secondo Freud, all’inizio: il primo oggetto d’amore della bambina è il padre; Freud sedotto dall’enigma femminile; Il processo di femminilizzazione; Una mancanza costitutiva; Una rilettura della femminilità; Perché la bambina ha così tanta difficoltà a separarsi dalla madre? La domanda della bambina al padre; L’Edipo smantellato; Secondo Freud, alla fine: il primo oggetto d’amore della bambina è la madre. Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; I capitolo
2 L’alienazione strutturale; La domanda all’Altro; La madre e il suo potere; Il primo enigma: il desiderio della madre; Il soggetto diviso; “Dimmi chi sono”; La madre come destino; Tocca alla madre preservare il posto della mancanza. Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; II capitolo
3 La prima iscrizione del bambino; Il gioco d’inganni tra la madre ed il bambino; La funzione pacificante del padre; “Sono figlia del silenzio”; “Chi sono come donna?”; “Cosa pensare del rapporto tra i miei genitori?”, si chiede la figlia; La domanda eternamente insoddisfatta. Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; III capitolo
4 La donna sfugge in parte all’Edipo; Il godimento femminile di cui non si sa niente; La posizione femminile nella sessuazione; Il bambino, oggetto di godimento nel fantasma materno; Il recupero del godimento; L’Altro mi può perdere?; La bambina e lo sguardo di desiderio della madre; Tra l’odio e il dolore: la devastazione.   Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; IV capitolo
5 La madre immagina il bambino prima che nasca; La costituzione dell’immagine corporea; L’altro immaginario; “Dimmi specchio, di chi è quest’immagine?”; Una madre ama una figlia più di un’altra? Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; V capitolo
6 Uno specchio incompiuto nella vita della donna; La mascherata: l’invenzione della femminilità; “Madre, cosa ne hai fatto di me?”; Dove inizia la madre, dove finisce la donna?; Tra la madre e la figlia: la necessaria separazione dei corpi, dei desideri, dei godimenti; Cosa chiede, soprattutto, una bambina alla madre?; Diventare donna.  Zalcberg M. Cosa pretende una figlia dalla propria madre. Ed. Mimesis. 2014; VI capitolo
7Il canto stonato delle cicaleLolli F. L’epoca dell’inconshow. Dimensione clinica e scenario sociale del fenomeno borderline. Ed. Mimesis, 2012; Introduzione
8 L’universo Border; Nascita di un concetto; L’Edipo è una tassa; Uno, due e tre: esiti dell’Edipo; Il declino del simbolico; La condizione postmoderna è la società postedipica?; L’immaginario al potere o il potere dell’immaginario; La miseria del creatore; Simbolico e immaginario; Lo spettacolare come forma di Civiltà; Il padre Bancomat; Il vuoto e l’angoscia; Come nasce il soggetto?; Separazioni impossibili; La metafora paterna debole; La Verleugnung; La metafora del SUV; La storia non è finita; Il disconoscimento sociale della castrazione; Il capitalismo non ama la verità; La scissione dell’io nel Borderline; Ancora a proposito della scissione; Farsi di oggetto e farsi oggetto; La maschera perversa.   Lolli F. L’epoca dell’inconshow. Dimensione clinica e scenario sociale del fenomeno borderline. Ed. Mimesis, 2012; Parte prima
9 L’epoca dell’Inconshow; Il mondo parallelo dello spettacolo; Sapere e non voler sapere; La sfilata; La Nomination; Il Narcinismo; Il fallo immaginario; La propria immagine come spettacolo; Il sacrificio del perverso; L’eliminazione del concorrente; La Réclame; La televisione Border; Bambini tele sedotti; Il moderno catechismo infantile; L’educazione sentimentale video trasmessa; Eterni bambini; Questione di Audience?; L’angoscia e il fascino dell’orribile; Lo spettatore tramortito; La funzione del brutto; Più reale del reale; Siamo tutti in pericolo?; Il razzismo contemporaneo; Chi ha paura non fa paura; Angoscia e perversione; Attualità Borderline. Lolli F. L’epoca dell’inconshow. Dimensione clinica e scenario sociale del fenomeno borderline. Ed. Mimesis, 2012; Parte seconda

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova consiste in un colloquio in cui saranno poste almeno n. 3 domande che vertono almeno su 3 argomenti del programma. La prova permette di verificare: i) il livello di conoscenza dei principali concetti della Psicologia; ii) l’acquisizione delle competenze comunicative e relazionali necessarie per gestire in modo adeguato la relazione terapeutica iii) valutazione dei sintomi che si presentano all’osservazione clinica cercando di coglierne anche il sotteso significato esistenziale.

 

Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto dei seguenti parametri:

Voto 29-30 e lode: lo studente ha una conoscenza approfondita dei principali concetti della Psicologia, dimostra prontamente e correttamente di avere acquisito le competenze comunicative e relazionali necessarie per gestire in modo adeguato la relazione terapeutica; valuta prontamente e correttamente i sintomi che si presentano all’osservazione clinica cogliendone anche il sotteso significato esistenziale;

Voto 26-28: lo studente ha una buona conoscenza dei principali concetti della Psicologia, dimostra di avere acquisito le competenze comunicative e relazionali necessarie per gestire in modo adeguato la relazione terapeutica; valuta i sintomi che si presentano all’osservazione clinica, cercando di coglierne anche il sotteso significato esistenziale;

Voto 22-25: lo studente ha una discreta conoscenza dei principali concetti della Psicologia, anche se limitata agli argomenti principali; valuta i sintomi che si presentano all’osservazione clinica, ma non riesce a coglierne il sotteso significato esistenziale;

Voto 18-21: lo studente ha la minima conoscenza dei principali concetti della Psicologia, dimostra una modesta acquisizione delle competenze comunicative e relazionali necessarie per gestire in modo adeguato la relazione terapeutica, valuta i sintomi che si presentano all’osservazione clinica non sempre in maniera corretta e non sempre riesce a coglierne il sotteso significato esistenziale;

Esame non superato: lo studente non possiede la conoscenza minima richiesta dei contenuti principali dell’insegnamento. La capacità di utilizzare il linguaggio specifico è scarsissima o nulla e non è in grado di applicare autonomamente le conoscenze acquisite.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

L’Edipo secondo Freud

L’alienazione strutturale

La domanda all’Altro

La costituzione dell’immagine corporea

L’altro immaginario

La mascherata: l’invenzione della femminilità

Il declino del simbolico

La maschera perversa

Il narcinismo

Bambini tele sedotti

Attualità borderline