ANTROPOLOGIA DEL MEDITERRANEO
Anno accademico 2019/2020 - 1° annoCrediti: 9
SSD: M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre: 2°
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Il corso sarà tenuto in co-docenza dalla prof.ssa Mara Benadusi e dal dott. Lorenzo D'Orsi. La prof.ssa Benadusi sarà titolare del primo e secondo modulo del corso; il dott. D'Orsi del terzo modulo. Le lezioni saranno svolte alternando momenti di didattica frontale dedicati all'inquadramento delle tematiche teoriche e momenti di didattica interattiva, nelle quali la classe si confronterà con le letture in programma e la metodologia di indagine, anche lavorando in gruppo e/o attraverso presentazioni e discussioni collettive.
Prerequisiti richiesti
E' richiesta una conoscenza manualistica dell'antropologia culturale. Testo consigliato: Engelke, M., "Pensare come un antropologo", Roma, Einaudi, 2018. Trattandosi di un corso specialistico, aver letto il volume (o un altro manuale di antropologia culturale) e' un requisito indispensabile per la preparazione alle lezioni e per il superamento dell'esame finale.
Frequenza lezioni
I docenti incoraggiano la frequenza del corso senza renderla obbligatoria. Partecipare attivamente alle lezioni è un requisito considerato importante ai fini della preparazione della materia e non un assolvimento formale fine a se stesso. Fare le letture prima della lezione è obbligatorio. Questo corso è progettato in uno stile seminariale e gli studenti dovrebbero prepararsi adeguatamente di volta in volta. La puntualità, la partecipazione e il contributo complessivo alle attività svolte in classe determinano la valutazione sul grado di partecipazione. L'uso di telefoni cellulari e smartphone non è consentito durante le lezioni. Anche l'uso di computer portatili per scopi personali (e-mail, navigazione, messaggistica ecc.).
Contenuti del corso
Il Mediterraneo non è solo un mare: è un sistema di simboli, è un repertorio di miti, è un orizzonte dell’immaginario, almeno di quello Occidentale. Il corso prenderà le mosse da una domanda di fondo: esiste una cultura omogenea e distintiva del Mediterraneo in grado di distinguere quest’area da altre aree antropologiche? Partendo da questo interrogativo, si analizzerà la frattura esistente tra sguardi esterni e interni al Mediterraneo, una frattura che mette in luce i rischi legati al processo di “orientalizzazione” delle culture e popolazioni del Mediterraneo, con evidenti ripercussioni anche sull'attuale conformazione degli immaginari e degli spazi politico-economici nella regione. Dopo alcune lezioni di inquadramento genrale, il corso si articolerà in tre moduli, tra loro interrelati.
Nel primo modulo si approfondiranno le controverse relazioni tra paesi della sponda sud e paesi della sponda nord del Mediterraneo attraverso l'analisi del volume Incorporare il Mediterraneo di Naor Ben-Yehoyada, che permetterà di posare lo sguardo sulla formazione regionale tra Sicilia e Tunisia dal secondo dopoguerra ad oggi, portandoci a bordo del motopeschereccio mazarese Naumachos per un viaggio di trentasette giorni nei banchi di pesca tra le due sponde siculo-tunisine. Gli studenti avranno cosi' modo di analizzare le trasformazioni dell'azione politica, degli immaginari e delle relazioni tra i Siciliani e i Tunisini che abitano lungo le rive di un mare attraversato dai conflitti sui diritti di pesca o sui progetti di sviluppo e da posizioni divergenti sul ruolo del Mediterraneo e della Sicilia nella politica nazionale.
Nel secondo modulo gli studenti avranno la possibilità di prendere in esame (individualmente o in piccoli gruppi di lavoro) una monografia etnografica da scegliere tra una rosa di pubblicazioni, che mostrano - a partire da temi e terreni di ricerca variegati - come possono essere declinate le tematiche care alla ricerca antropologica sul/nel Mediterraneo nelle sue diverse fasi di sviluppo: il costrutto culturale di “onore e vergogna”, il “familismo amorale”, le dinamiche di “clientelismo” e “patronage”, il tema della “segregazione sessuale femminile”, la religiosità popolare, i processi di “patrimonializzazione” e le pratiche devozionali, la criminalità organizzata e le relazioni di stampo mofioso. Nell'analisi della monografia prescelta gli studenti saranno sollecitati a individuare anche le specifiche modalità di costruzione del testo etnografico, gli approcci teorici prevalenti e le politiche dell’identità legate all’esperienza sul terreno.
Infine, nel terzo modulo si approfondirà lo studio del Mediterraneo attraverso un case-study sulla sponda orientale, la Turchia, le cui dinamiche storico-politiche offrono un buon terreno di osservazione per sviscerare nel dettaglio il processo dell’orientalismo, ossia le modalità con cui l’Europa, nella sua storia, ha immaginato e costruito l’Oriente. L’approfondimento verterà sui processi di edificazione dello stato-nazione turco e sul ruolo che la gestione del passato svolge nel dare vita a comunità e rivendicazioni identitarie. In particolare, lo studio delle memorie dolorose delle organizzazioni della sinistra turca, vittime della violenza di stato, consentirà di esplorare la relazione tra egemonia e subalternità, i processi storico-sociali di costruzione del ricordo collettivo e anche le dinamiche di quei movimenti sociali, come le proteste turche di Gezi Park o le cosiddette primavere arabe, che hanno riconfigurato gli immaginari socio-politici dei Paesi affacciati sul Mediterraneo.
Testi di riferimento
Oltre al manuale propedeutico di antropologia culturale, il programma di esame si compone di 4 letture:
Primo modulo
- D. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo", Guerini e Associati, 2007 (pag. 7-48; pag. 309-342).
- N. Ben-Yehoyada, "Incorporare il Mediterraneo. Formazione regionale tra Sicilia e Tunisia nel secondo dopoguerra", Roma, Meltemi, 2019.
Secondo moulo
Una lettura (a scelta dello studente) tra questo primo blocco di monografie:
- E. De Martino, "La terra del rimorso", Il saggiatore, 2002.
- A. Blok, "La mafia di un villaggio siciliano", 1860-1960: imprenditori, contadini, violenti, Einaudi, 1986.
- L. Abu Lughod, "Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina", Le Nuove Muse, 2007.
- B. Palumbo, "Politiche dell'inquietudine. Passione, feste e poteri in Sicilia", Le lettere, 2009.
- J.C. Schneider, P.T. Schneider, "Un destino reversibile. Mafia, antimafia e società civile a Palermo", Viella, 2009.
- Giovanni Pizza, "Il tarantismo oggi. Antropologia, politica, cultura", Carocci, 2015.
Terzo modulo
- D’Orsi, L., "Oltraggi della memoria. Generazioni, nostalgie e violenza politica nella sinistra in Turchia", Meltemi, 2020.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | La categoria antropologica di mediterraneo tra continuità e rotture | D. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'', Guerini e Associati, 2007 (pag. 7-48; pag. 309-342) |
2 | Il riemergere del Mediterraneo come regione transnazionale nel corso del secondo dopoguerra | Ben-Yehoyada, ''Incorporare il Mediterraneo. Formazione regionale tra Sicilia e Tunisia nel secondo dopoguerra'', Roma, Meltemi, 2019 |
3 | Dentro una monografia: il Mediterraneo nell'analisi etnografica classica e contemporanea | Monografia a scelta |
4 | Le memorie dolorose delle organizzazioni della sinistra turca e i nuovi movimenti sociali in Turchia | D’Orsi, L., ''Oltraggi della memoria. Generazioni, nostalgie e violenza politica nella sinistra in Turchia'', Meltemi, 2020 |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame sarà orale. Agli studenti, in base ai gruppi che si formeranno in aula, sarà data la possibilità di aderire a prove intermedie sulle monografie a scelta. Gli studenti frequentanti, oltre che sulle conoscenze strettamente disciplinari, verranno valutati sulla base: a) della loro attiva partecipazione alle lezioni; b) dei risultati del lavoro di gruppo del quale hanno fatto parte; c) della capacità dimostrata di mettere in connessione conoscenze teoriche e problematiche emerse dall'analisi dei casi etnografici.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Quelle di seguito riportate sono solo alcune delle domande possibili in sede di esame. L'esame infatti sarà impostato sotto forma di un colloquio in cui lo studente e' chiamato a dimostrare, non solo padronanza della materia, ma anche una buona capacità di analisi critica e di collegamento tra i contenuti in programma e il posizionamento socio-culturale sia suo proprio che di esseri umani appartenenti ad altri gruppi sociali.
- Le ragioni che determinarono la nascita dell'Antropologia del Mediterraneo.
- Le diverse fasi di sviluppo dell'Antropologia del Mediterraneo.
- I padri fondatori della disciplina.
- Il paradigma di onore e vergogna.
- Le teorie sul familismo amorale.
- Clintelismo e patronage.
- Le spaccature interne al settore di studi: ragioni e sviluppi.
- I processi di patrimonializzazione nel Mediterraneo.
- Demologia e folklore.
- Sguardi interni ed esterni sul Mediterraneo: le ragioni di un mancato dialogo.
- Il cocnetto di "Oriente interno".
- Le critiche all'approccio "Meridionalista".
- Il Mediterraneo come spazio transfrontaliero.
- La formazione regionale tra Sicilia e Tunisia nel secondo dopoguerra.
- Le politiche del ricordo nei processi di edificazione dello stato-nazione turco.
- Il ruolo che la gestione del passato svolge nel dare vita a comunità e rivendicazioni identitarie.