Osez!


ERASMUS+, Osez! Des collectifs de travail apprenants pour mieux accompagner le changement.
Partenariats de coopération dans l'enseignement scolaire KA220-SCH

Il progetto Osez! si basa su un’apertura della scuola al territorio per promuovere iniziative di innovazione nei percorsi di apprendimento.
L’obiettivo è quello di costruire un’azione strategica locale efficace, ma che possa essere esportata anche in altri contesti quale modello innovativo di lavoro e di formazione.
È stato scelto di focalizzare l’attenzione sul ruolo dei docenti e del personale dirigente nella costituzione di gruppi di lavoro nei differenti Paesi coinvolti: la Francia, la Bulgaria, l’Italia,

Le Attività

A supporto della formazione dei docenti e del personale dirigente, si propongono le seguenti attività:
1. realizzazione di gruppi di lavoro nei territori dei Paesi partner;
2. individuazione di strategie territoriali per far emergere modalità formative innovative;
3. condivisione di pratiche, processi e metodi;
4. produzioni intellettuali, con particolare attenzione a modelli socio-pedagogici condivisi e articoli scientifici in tema di ricerca socio-territoriale, con riferimento ai suddetti modelli.

Risultati attesi

A beneficio dei partner, per un impatto nazionale ed europeo proficuo, si propongono i seguenti strumenti per diffondere i risultati delle attività:
1. favorire ambienti di lavoro collettivi;
2. ripensare le azioni di management in ambito didattico;
3. lavorare con i partner;
4. sostenere gli studenti più vulnerabili.

Il team di ricerca italiano

Il team di ricerca italiano è rappresentato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, in partnership con il Liceo Statale “Giuseppina Turrisi Colonna” e con Farm Cultural Park.

L’Università cura la parte di ricerca (analisi di contesto, approfondimento dei temi di ricerca, definizione della metodologia di analisi con un approccio mixed methods per la raccolta e l’elaborazione dei dati); si occupa di integrare la formazione dei docenti del Liceo attraverso seminari sui temi del progetto. Inoltre ha la responsabilità di valorizzare la ricerca, promuovendo una formazione continua, ossia iniziative di diffusione delle conoscenze a beneficio della comunità scolastica (docenti, genitori, studenti, ecc.) e, più in generale, della società locale. Promuove, infine, nuove collaborazioni con altri stakeholder locali utili per ampliare la rete di relazioni e di azione del partenariato.

Il Liceo Turrisi Colonna rappresenta il luogo-laboratorio, ossia ove si sperimenta il “sostegno culturale” verso gli/le studenti/esse più fragili, si attuano le pratiche innovative di didattica e si sperimentano occasioni per il coinvolgimento dei genitori. Contribuisce in modo proattivo alla ricerca e al potenziamento della rete di attori locali da coinvolgere per avviare un processo virtuoso di medio e lungo periodo.

Farm Cultural Park supporta l’Università e la Scuola nelle attività di formazione e sensibilizzazione sui temi del progetto; è coinvolta nei laboratori didattici e svolge un ruolo centrale nella costruzione del sostegno culturale. Nello specifico, Farm contribuisce nell’ideazione di moduli didattici sperimentali (architettura creativa, gaming urbano e storytelling territoriale); organizza attività che integrano approcci artistici e creativi nell’ambiente educativo in virtù delle competenze che la caratterizzano (architetti, artisti, ecc.).

Obiettivi principali: Il partenariato si prefigge l’obiettivo di riconoscere e amplificare le risorse interne alla società locale. Queste sono base per lo sviluppo di progetti virtuosi che affrontino questioni complesse quali la povertà educativa e la dispersione scolastica. La realizzazione di reti, tra istituzioni pubbliche (Liceo/Università) e attori privati (Farm Cultural Park): favorisce una collaborazione sinergica che mira a unire risorse e competenze diverse per un approccio più completo alle sfide educative e socio-culturali; promuove la condivisione di responsabilità. Ai fini degli obiettivi generali del progetto, Catania risulta un caso di studio interessante. La città è connotata da un alto grado di vulnerabilità socio-materiale e tassi significativi di dispersione scolastica e di povertà educativa. Gli obiettivi specifici del modulo mirano a ridefinire il ruolo del docente di fronte ai nuovi bisogni e fragilità socio-culturali emergenti dall’analisi socio-territoriale di Catania e a strutturare il “sostegno culturale”. Quest’ultimo si propone come strumento educativo/pedagogico per contrastare la povertà educativa e per rispondere alle esigenze di studenti/esse che presentano specifiche fragilità da un punto di vista socio-economico e culturale. Gli obiettivi specifici riguardanti l’avvio di buone pratiche di ascolto, di accoglienza e di inclusione sono in linea con l’obiettivo generale di stimolare circuiti virtuosi sul territorio, anche con il coinvolgimento dei genitori di alunne/i, e di sperimentare un modello educativo innovativo ed esportabile a livello nazionale e internazionale.

Risultati attesi: Il principale risultato è ridefinire e potenziare il ruolo del docente di fronte ai nuovi bisogni e alle emergenti fragilità socio-culturali, non soltanto da una prospettiva didattica, ma educativa in senso ampio. In relazione a ciò, il “sostegno culturale” rappresenta un’innovazione rispetto alla normativa esistente. Il partenariato lavora in sinergia per far sì che questo strumento possa divenire un modello esportabile di didattica/pedagogia/educazione capace di rispondere ai bisogni e alle aspettative delle popolazioni fragili da una prospettiva sociale, culturale ed economica, non soltanto nel contesto italiano ma europeo. L’Università supporta la Scuola nella formazione del personale docente, oltre che nell’analisi socio-territoriale della città di Catania, al fine di cogliere le specificità del contesto e promuovere attività ed esperienze formative mirate. Inoltre, promuove la problematizzazione dei fattori che influenzano la povertà educativa e la propensione alla dispersione scolastica; stimola un proficuo dibattito con stakeholder locali che operano nel campo del Terzo Settore, della cultura e della formazione. L’Università si pone anche come soggetto/luogo incubatore di buone pratiche di ascolto, di accoglienza e di inclusione (in linea con i 17 goal dell’Agenda 2030 dell’ONU) al fine di stimolare circuiti virtuosi sul territorio nell’ottica di lungo periodo.

 


 

Contatti e Link

Carlo Colloca – carlo.colloca@unict.it

Licia Lipari – licia.lipari@unict.it

È in costruzione il sito ufficiale del progetto Osez! di cui verrà comunicato il link appena disponibile.

Ultima modifica: 
01/08/2024 - 18:08